Il cdm approva la Manovra
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio. Lo si apprende da fonti di governo.
Bozza: riforma Irpef costerà 4,1 miliardi nel 2024
La riforma dell’Irpef per il 2024 costerà circa 4,1 miliardi. Lo si legge nella relazione tecnica della bozza in entrata al Cdm del decreto legislativo che accompagna la manovra. Si stima anche una variazione di gettito «di addizionali regionale e comunale rispettivamente di -28,2 e -10,8 milioni di euro, per una variazione totale di circa -4.149,9 milioni di euro».
«Si stima inoltre una variazione di Tfr di circa -52,6 milioni», si aggiunge. Nella complessiva perdita di gettito Irpef di 4,1 miliardi euro, si stima una minore compartecipazione Irpef delle Regioni a Statuto Speciale/Province autonome di circa -382,2 milioni di euro«.
Bozza: no tax space lavoro dipendente sale a 8.500 euro
Si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax space prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. È quanto si legge nella Relazione tecnica della bozza del dlgs fiscale in esame al Cdm per effetto della riforma Irpef.
Cominciato il consiflio dei Ministri: al termine conferenza stampa
È appena cominciato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri chiamato advert approvare, tra le altre cose, la legge di bilancio. A seguire, la premier Giorgia Meloni terrà una conferenza stampa con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per illustrare i contenuti della manovra.
Bozza: deduzioni fiscali per nuove assunzioni a tempo indeterminato al 20%
Salgono al 20% le deduzioni fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Lo prevede una bozza del dlgs fiscale al vaglio del Cdm. Per il periodo d’mposta successivo al 31 dicembre 2023 «il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20 per cento», si legge nello schema del decreto legislativo. L’agevolazione spetta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 per almeno un anno e non spetta alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.
Cdm al by way of: l’ordine del giorno
Al by way of il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi chiamato a dare il disco verde alla legge di bilancio.
All’odg vi sono inoltre lo schema di decreto legislativo sull’Attuazione della direttiva (UE) 2020/284 del Consiglio del 18 febbraio 2020 che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda l’introduzione di taluni obblighi per i prestatori di servizi di pagamento – esame definitivo (Affari europei, sud, politiche di coesione e Pnrr – Economia e finanze); – schema di decreto del Presidente della Repubblica sul Regolamento concernente approvazione dello Statuto dell’Agenzia italiana per la gioventù – esame preliminare (Sport e giovani); Schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri: Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste a norma dell’articolo 1, comma 2, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132 – esame definitivo (Agricoltura, sovranità alimentare e foreste); Infine, lo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri sul Regolamento recante l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del ministro delle infrastrutture e dei trasporti e dell’Organismo indipendente di valutazione della efficiency – esame definitivo (Infrastrutture e trasporti); leggi regionali; varie ed eventuali.
Bozza riforma Irpef: 3 aliquote solo nel 2024
«Per l’anno 2024» in base alla revisione degli scaglio fino a 28.000 euro di reddito l’aliquota è del 23 per cento, tra i 28.000 euro e fino a 50.000 euro è al 35 per cento e oltre i 50.000 euro è 43 per cento. È quanto emerge dalla bozza del dlgs sulla riforma fiscale oggi in Cdm.
Nel 2024 la detrazione prevista per i redditi da lavoro fino a 8mila euro è innalzata a 1.955 euro dai precedenti 1.880, si legge nel testo.