TORINO. Lufthansa ha presentato al ministero del Tesoro una manifestazione di interesse per entrare nel capitale di Ita. Inizialmente, verrà definito l’acquisto di una quota di minoranza e saranno concordate opzioni per il successivo acquisto delle azioni rimanenti. In una nota, la società tedesca spiega che «qualora entrambe le parti decidano di firmare il memorandum d’intesa, ulteriori negoziati e discussioni saranno condotti su base esclusiva».
Secondo indiscrezioni, nella proposta ci sono due elementi: quello economico che valuta la società nell’intorno di 500 milioni di euro e in base al quale i tedeschi sono disposti a investire subito – attraverso un aumento di capitale riservato – circa 200 milioni di euro per il 40% del capitale; e quello industriale che prevede una partnership commerciale con Ferrovie dello Stato per l’emissione di biglietto unico, che combini treno e aereo. Il rilancio dell’ex Alitalia, secondo i tedeschi, passa anche dallo sviluppo di una rete di trasporto intermodale.
Per il gruppo Lufthansa, specificano i tedeschi, «l’Italia rappresenta il mercato più importante al di fuori dei mercati domestici e degli Stati Uniti. La volontà di integrare Ita Airways all’interno delle compagnie del Gruppo risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale, tramite viaggi d’affari e privati, nella sua forte economia orientata all’esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa».
Intanto, «il Ministero dell’economia e delle finanze ha ricevuto una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways Spa». Lo fa sapere il dicastero in una nota. «Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi».
I numeri chiave
Con Ita Airways, Lufthansa amplierebbe ulteriormente il suo raggio d’azione che comprende già le compagnie aeree Swiss, Austrian Airways, Brussels Airways, Air Dolomiti e Eurowings. Il gruppo tedesco, con i suoi oltre 107 mila dipendenti e circa 360 aerei in flotta Lufthansa, è già un vero e proprio colosso del settore che nel 2021 ha registrato un fatturato di oltre 16,8 miliardi di euro e che nei primi 9 mesi del 2022 ha già registrato ricavi pari a 23,9 miliardi di euro. Il gruppo guidato dal Ceo Carsten Spohr nei primi 9 mesi ha registrato un utile netto pari a 484 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto alla perdita di 1,8 miliardi di euro.
La storia
Fondata nel 1926 a Berlino in seguito alla fusione di due compagnia aeree tedesche, la Deutsche Aero Lloyd e la Junkers Luftverkehr ma sciolta nel 1951 dagli alleati dopo la seconda guerra mondiale, Lufthansa è rinata il 6 gennaio 1953 come “Aktiengesellschaft für Luftverkehrsbedarf” (Luftag) con sede a Colonia. Il 6 agosto 1954 Luftag acquista il nome, il marchio e i colori (blu e giallo) della prima Lufthansa, allora in liquidazione e diventa “Deutsche Lufthansa Aktiengesellschaft” (Lufthansa). Nel 1960, Lufthansa entra nell’period dell’aereo a reazione con l’acquisizione del primo Boeing B707. È l’inizio di una storia di successo. Dopo la pandemia Lufthansa, che ha rimborsato gli aiuti di Stato tedesco, è tornata a volare. Nei primi 9 mesi dell’anno del 2022 il gruppo ha effettuato 615 mila voli (75,7 milioni di passeggeri) in forte progressione rispetto ai 291 mila voli dei primi nove mesi del 2021 (29,6 milioni di passeggeri).